Descrizione
In genere il nome di Cesare Pascarella evoca i suoi scritti letterari, in particolare la produzione di poesia dialettale e la partecipazione ai giornali satirici del tempo: il fondo di scritti, appunti, testi stampati, disegni e dipinti di questo personaggio custoditi dall’Accademia Nazionale dei Lincei documenta inve¬ce l’incredibile vastità dei suoi interessi culturali, davvero non convenzionali nella Roma della seconda metà del XIX secolo, tanto da meritarne la catalogazione avviata nel volume che qui si presenta.
Se infatti su Pascarella poeta esiste una vasta e articolata bibliografia, meno nota invece, anche agli addetti ai lavori, è ri¬masta la sua opera pittorica e grafica, solo di recente oggetto di studi mirati. Eppure la sua attività di disegnatore e illustratore, spesso impiegata a corredo iconografico dei propri componimen¬ti al fine di esplicarne in modo efficace i contenuti, fu espressione caratterizzante della sua vasta produzione artistica e letteraria, entrambe intimamente legate al suo processo creativo.
Il libro di Daniela Armocida rende giustizia a questo aspetto rimasto più in ombra della vicenda biografica dell’artista, of¬frendo un catalogo completo del fondo dei disegni e dei dipinti di Pascarella conservato presso l’Accademia Nazionale dei Lincei. Il volume consta di alcuni capitoli introduttivi, nei quali l’autrice, inserendo a pieno titolo il poeta-pittore nel contesto storico-artistico di Roma della seconda metà dell’Ottocento, ne ricostruisce il temperamento insofferente ai dettami accademici, le inclinazioni artistiche, che lo indussero a privilegiare la pittura e lo schizzo en plein air appuntati nel suo incessante girovagare
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