Descrizione
Il mutamento degli equilibri economici, sociali, istituzionali e culturali esistenti in una società e nei rapporti fra diversi Paesi ha caratterizzato continuativamente la storia umana, causando crisi dalle conseguenze a volte catastrofiche. Con lo sviluppo incessante delle forze produttive, delle innovazioni tecnologiche, dei mercati finanziari e della crescente interdipendenza tra paesi, culture ed economie, la “Crisi” è però diventata, per la sua pervasività, una caratteristica distintiva del mondo contemporaneo, anche se dopo la seconda guerra mondiale la consapevolezza e le istituzioni sovranazionali per affrontare le crisi si sono molto ampliate e rafforzate, così come l’impegno a costruire la pace attraverso lo sviluppo sostenibile. La pandemia di Covid-19 e gli effetti dei cambiamenti climatici hanno inoltre dimostrato che l’interdipendenza genera in alcuni Paesi o regioni crisi che si diffondono velocemente, destabilizzando vaste aree e potenzialmente il modo di vivere nel mondo intero. La recente crisi ucraina e prima ancora quelle mediterranee e mediorientali hanno a loro volta influito e influiscono pesantemente sullo sviluppo economico e civile dell’Europa e del mondo, con conflitti militari che hanno causato spaventose perdite umane e materiali e rischiano di determinare conflitti ancora più distruttivi. Le crisi possono determinare le condizioni per un successivo sviluppo, ma a condizione che i Paesi siano in grado di comprenderle e affrontarle pacificamente, coordinando le loro azioni sia sul piano interno che internazionale, riconoscendo che sono in gioco le condizioni vitali per la sopravvivenza e il benessere umani e rinunziando a risolvere i conflitti mediante scontri armati. Tramite le differenti relazioni il convegno ha affrontato il problema della “Crisi” dal punto di vista teorico e storico nelle sue diverse articolazioni (economiche, sociali, istituzionali, culturali) per tentare di descriverne e comprenderne natura, articolazione e funzione in una prospettiva di lungo periodo, discutendo anche di nuove proposte e soluzioni.
INDICE
Comitato organizzatore
Programma
R. Antonelli – Premessa
R. Prodi − Crisi e prospettive per l’Europa
A. Quadrio Curzio − L’economia europea: crisi, ripresa e sviluppo. Investimenti, innovazioni, internazionalità
A. Roncaglia − Le teorie economiche della crisi
J. A. Kregel – Can digital currency save the world from financial crisis?
P. Bianchi – La crisi della globalizzazione
A. Rosselli − L’uguaglianza di genere e le crisi
M. Fortis − Come il sistema produttivo manifatturiero italiano ha reagito alla crisi
N. Irti − Il diritto e la crisi
A. Melloni − Crisi nella/della esperienza religiosa
N. Cohen − Crisis and human rights
C. Saraceno – Diseguaglianze insostenibili
G. Pasquino − Nella crisi: democrazia e modelli istituzionali
M. Livi Bacci − Le migrazioni prima e dopo la pandemia
R. Guarini, R. Zelli − Disuguaglianze e globalizzazione
M. Frangipane − Città e metropoli all’origine di sviluppo e crisi
P. G. Guzzo − Le crisi e i Beni Culturali
F. Remotti − Una cultura inedita ed enorme: difficile da mettere in crisi
M. Cacciari − La filosofia “alla fine”
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