Descrizione
Che cosa significa oggi confrontarsi con il testo di una tragedia antica? Questa nuova edizione critica di un capolavoro teatrale come l’Agamennone di Eschilo, corredata dalla traduzione italiana, da un’ampia introduzione e da due volumi di commento, accompagna il lettore in una complessa riflessione sul difficile percorso critico necessario ad affrontare un oggetto sfuggente come il ‘testo’ di Eschilo, e sui limiti stessi degli strumenti filologici e interpretativi di cui pure è necessario servirsi per comprenderlo. Partendo da un riesame rigoroso della tradizione manoscritta, e ispirandosi all’idea di una critica testuale ‘aperta’, l’autore punta non soltanto a proporre di volta le soluzioni che ritiene più plausibili, ma anche a offrire al lettore tutti gli elementi utili a formarsi un’opinione personale, in un serrato confronto con una tradizione di studi ormai plurisecolare e senza mai perdere di vista la destinazione teatrale del testo. Tutti gli aspetti della lingua, dello stile, della drammaturgia e della metrica (ivi compresa la complessa questione dell’articolazione metrica delle sezioni liriche, che sono corredate di un apparato colometrico) sono attentamente analizzati nel commento. L’introduzione discute il contesto storico, il rapporto dell’opera con la tradizione mitica preesistente, i problemi di messa in scena, la storia del testo e la tradizione manoscritta. Le questioni interpretative di più vasto respiro sono discusse in una ‘lettura’ continua della tragedia che ne affronta, scena per scena, gli aspetti più profondi e problematici.
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